Laboratorio naturalistico "Le Volpaie"
Dicembre 2003 4Foglio di memorie e notizie, Resoconto delle attività svolte nell’area dell’ex discarica "Le Volpaie"
a cura della Sezione Pratese del G.I.R.O.S. - Gruppo Italiano Ricerca Orchidee Spontanee. tel:
0574-603143
Tracce, impronte & Co.
Chissà come sono Le Volpaie quando noi non ci siamo, quando ce ne siamo andati dopo avervi trascorso una giornata o solo alcune ore di lavoro. Al calare della notte, verso l’imbrunire, o la mattina presto prima dell’alba quei boschetti e quegli spazi aperti, senza i recinti ed i confini che noi conosciamo, si ripopolano dei loro legittimi proprietari. Uccelli, rettili e anfibi, chiocciole, mammiferi tornano tutti gli animali del bosco, indaffarati nelle loro consuete abitudini. Quando poi arriviamo il giorno dopo, con il nostro baccano da esseri umani, ci pare che nulla sia stato che tutto sia come il giorno prima. E’ bello allora scoprire le tracce di quel mondo ancora vive nel fango o addirittura lasciate in un mucchietto sulla soglia di ingresso al Centrovisite. Un animale questo che ci ha deliziato dei suoi escrementi, di forma e colore veramente particolari, tanto che ci siamo subito interessati di farne documentazione fotografica per il futuro riconoscimento. Innumerevoli sono comunque i ritrovamenti che giornalmente effettuiamo alle Volpaie, ecco un elenco di quanto trovato di recente:
Scheletro di volatile, trovato dentro uno spezzone di tubo in pvc. (si presume che l’animale una volta entrato non sia più stato in grado di riuscire, morendo imprigionato)
Impronte non meglio identificate di grosso animale. Forse un Felino..(?!)
Impronte di capriolo (è stato visto più volte, verrebbe a pascolare sui pendii erbosi dopo aver saltato le recinzioni)
Escrementi di lepre (si vede spesso sui prati tra le erbe più alte)
Zecche. Ne è stato trovato ancora un piccolo esemplare sui muri del Centrovisite a conferma dei ritrovamenti di fine Agosto.
Funghi: nascite tardive al primo incedere delle piogge di Coprinus comatus, Psaliota sp., Boletus sp., Lactarius deliciosus ed altri.
Le orchidee di Javello
Il giorno 8 Lunedi di festa, siamo saliti fino ai prati di Javello, battuti da un gelido vento, per recuperare i tuberi di orchidee che causa la messa a coltura di alcune particelle di terreno erano stati portati in superficie dai lavori di aratura e fresatura del terreno, Un lavoro di recupero necessario dal momento che l’approssimarsi dell’inverno avrebbe sicuramente portato alla morte le delicate piantine prima ancora dell’avvio di ogni coltivazione. Tra le specie raccolte e poi messe a dimora al Cervo Morto compaiono: Serapias lingua, Serapias neglecta, Orchis morio, Ophrys sphegodes ed altre.
Topo…che?! Toponomastica.
Tanta ne mastichiamo di toponomastica che ci è venuto in mente di dare un nome ad ogni luogo delle Volpaie. La Montagnola, Rio Secco, Lago Scuro, Bacìo, Pian di Cancello, o Stradon dello Gnomo sono alcuni dei toponimi che sembrano già entrati nel nostro linguaggio comune permettendoci di collocare esattamente ogni tipo di evento accada oltre a dare quel minimo d’importanza (…!) ad ogni nostra discussione.
Avanti tutta,con i nuovi percorsi.
Prosegue senza soste il duro lavoro di realizzazione dei percorsi naturalistici. Come detto nelle pagine precedenti stiamo procedendo alla ripulitura del bosco nonché alla regolarizzazione del terreno con scavo a mano e livellamento, in modo tale da rendere facilmente percorribili i sentieri ai futuri visitatori. I dislivelli ed i pendii più difficili vengono regolarizzati con scalini e gradonate costruite in sito mediante l’uso di legname fascine e riporto di terra. Il primo percorso ad essere stato ultimato è quello di attraversamento della Montagnola ma a buon punto risulta anche quello che scendendo lungo le sponde di Rio Secco porterà i visitatori ad attraversare la zona di Lago Scuro, area umida, sbucando infine sulla Via Vecchia a fianco delle gradonate di ricoprimento dell’ex discarica.notiziario in formato pdf (per stamparlo)