Laboratorio naturalistico "Le Volpaie"  Febbraio 2005     17

Foglio di memorie e notizie, Resoconto delle attività svolte nell’area dell’ex discarica "Le Volpaie"

a cura della Sezione Pratese del G.I.R.O.S. - Gruppo Italiano Ricerca Orchidee Spontanee. tel:0574-603143

 

Il semenzaio che  non c’è

Novembre 2003, oltre un anno fa. Come passa il tempo, sembra ieri, dalle righe di questa memoria si annunciava  una nuova entusiasmante esperienza messa in piedi con poco ma di grande valore scientifico e didattico, il Semenzaio; un po’ di terra, qualche vaso e tanti semi. Il tentativo di riprodurre specie vegetali rare o di importanza ecologica. Specie da fiore, arbusti, alberi,  da reinserire alle Volpaie o nel comprensorio dell’Area Protetta. Dopo oltre un anno rimane ben poco di quell’esperienza e di quei facili entusiasmi. Le intenzioni intendiamoci, oggi come allora, restano intatte ma la realtà purtroppo si è rivelata un po’ diversa. E’ ancora l’impossibilità di reperire fondi da Enti Pubblici, soprattutto in un periodo economicamente difficile come questo, a rendere impossibili tante migliorie che in cuor nostro sentiremmo di apportare ma che evidentemente sono destinate a restare ancora relegate nella notte dei sogni, una di queste appunto il semenzaio. Ad oggi siamo messi ancora di fronte alla scelta, effettivamente senza alternative, se voler collegare funzionalmente l’impianto idrico delle Volpaie all’acquedotto comunale o spendere i pochi soldi in altre direzioni. E senza acqua ovviamente si va poco lontano, non fosse altro per l’uso dei servizi igienici e per l’annaffiatura delle piante. Ma tutti gli anni si sta ripresentando lo stesso problema che non aiuta certo Le Volpaie a crescere. E siccome nemmeno l’acqua viene poi collegata, restiamo al palo, inutili paladini questo sì, della verde fortezza;  peggio che nel Deserto dei Tartari di Dino Buzzati. Alle nostre sementi basterebbe una piccola serretta, un contenitore prefabbricato, da poggiare a terra che garantisse un continuo tenore di umidità alla terra dei vasi, ovviamente che non fosse una baracchetta buttata lì con quattro assi imbullettate, anche perché a questo punto l’avremmo fatta noi. Quest’anno allora il semenzaio lo abbiamo fatto direttamente in terra, seminando a spaglio qua e là, dando la via ai tanti semi raccolti in giro per la Toscana e sulle rupi del Monte Ferrato che rischiavano invece di marcire nella vana attesa di essere utilizzati.  Ci consoleremo intanto con la bella cassettiera metallica interna al Centrovisite ove allestiremo la raccolta dei semi.

 

Al via la nuova cartellonistica

Nel mese di Febbraio sono stati collocati in alcuni punti chiave delle Volpaie tre nuovi cartelloni in legno colorato. Queste piccole strutture, complete di copertura a capanna, montanti laterali e pannellatura di supporto centrale, serviranno ad accogliere cartelli in lamiera colorati e disegnati in serigrafia con riprodotti: il fronte della cava delle Volpaie e schematicamente la storia geologica del sito e del Monte Ferrato; il panorama visibile dai pratoni alti sopra la discarica verso le Apuane la Garfagnana e l’Appennino prato-pistoiese, nonché una carta dei sentieri e dei percorsi alle Volpaie, ancora da allestire, posizionato di fronte al Centrovisite accanto al Laghetto del Pettirosso.

Febbraio, mese di sentieri e nuovi percorsi

In seguito alla bonifica di un vasto appezzamento di terreno, come descritto nel precedente mese di Gennaio, la prima domenica di Febbraio abbiamo aperto un sentiero che in rapida discesa porta dal Centrovisite al Prataccio. Come al solito si è trattato di sostenere il nuovo percorso, delineato su un terreno franoso, con la picchettatura di grossi tronchi di legno e poi di regolarizzarne il tracciato con lo scavo e il riporto di terra. L’eccesso di calcinacci e sassi è stato pure utilizzato o nascosto alla vista e già lungo quei fazzoletti di terra laterali sono state messe a dimora piante da fiore e seminate a spaglio varie specie erbacee. Anche al Prataccio è stata ultimata la vangatura del terreno e la sua zappettatura, cosicché varie specie sono state seminate raccolte in piccole aiuole. Utilizzando poi gli inerti prelevati nel tempo dal Laghetto è stata migliorata la pedonabilità del sentiero stendendo sulla terra argillosa carderelle e carderelle di sabbia e ghiaia.

Le nevicate del 21, del 22, ma soprattutto del 23 e del 24 hanno restituito, insieme alla nota di colore, una notevole riserva idrica alle Volpaie dopo che per due mesi il vento e la siccità invernale le avevano completamente essiccate.

notiziario in formato pdf (per stamparlo)

 

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