Laboratorio naturalistico "Le Volpaie" Febbraio-Marzo 2007 32

Foglio di memorie e notizie, resoconto delle attività svolte nell’area dell’ex discarica "Le Volpaie"

a cura della Sezione Pratese del G.I.R.O.S. - Gruppo Italiano Ricerca Orchidee Spontanee. tel:0574-603143

Che tempo fa

Da Gennaio, in pieno Inverno, stiamo assistendo ad un susseguirsi costante e per certi versi preoccupante di giornate con temperature primaverili le cui massime spesso si attestano intorno ai 15 – 16 gradi. Questo evento abbastanza straordinario soprattutto per la sua continuità ha quasi del tutto azzerato le tipiche gelate invernali causando il rincorrersi di fioriture e l’entrata in vegetazione di alberi, arbusti e piante erbacee che vedono le proprie gemme già a fine Febbraio in procinto di aprirsi. Ovviamente è stato questo un fenomeno che ha interessato l’Italia intera ma che è culminato da noi con la fioritura del papavero, pensate bene, già dal 19 Febbraio. Alle Volpaie questo galoppare della Natura verso situazioni tipicamente primaverili si è notato poco ma già alle porte di Firenze, nel Chianti e nel Valdarno fiorentino si registravano da metà Gennaio fioriture sporadiche di alberi da ornamento e da frutto e si raccoglievano ancora i pomodori sulla pianta. Da noi invece, in piccole località riparate si arrivavano a toccare anche i 18 gradi con fioriture puntiformi ma indicative dello stato del clima. In particolare ricordiamo: Coronilla emerus, Iberis umbellata, il già citato papavero, la mimosa, Melilotus alba, Salvia pratensis, Anemone hortensis, Tabacco, Avena fatua, Pallenis spinosa, Anthemis tinctoria, Picris echioides e molte altre.Specie di tutte le razze: chi tipicamente tardo invernale ma in anticipo, chi primaverile quasi estivo, chi ancora, in fiore quasi tutto l’anno e adesso pure in Inverno. Resta ormai da vedere cosa sarà di noi in Estate, dato che ormai nessuno pensa più ad un possibile ritorno del gelo ed anzi tutti già si proiettano su quella che a detta di molti sarà la stagione più calda e torrida degli ultimi anni. Continuiamo intanto a registrare il succedersi, con irritante puntualità, di casi eccezionali tipo la fioritura del pesco e la produzione di spighe di grano in piante inselvatichite già nei primi giorni di Marzo.

Sorpresa delle Sorprese

Non è per l’abitudine che abbiamo fatto in questi mesi ad eventi così inusuali che andiamo adesso a raccontarvi la novità assoluta che ha visto protagonista il Laghetto del Pettirosso di un nuovo appassionante mistero. Gli Anfibi sembrerebbero tornati alle Volpaie in gran numero. Tutto accade Domenica 4 Marzo quando ci accorgiamo che nell’acqua limpida e lenta del laghetto, stanno aggrappate al fondo due distinte masse gelatinose non più grandi di una pigna che ci fanno subito pensare alle rane. Per la verità, mentre una prima pare galleggiare ed avere una massa trasparente in cui si distinguono già nuclei neri, nell’altra più simile ad un grappolo d’uva, si distinguono ancora le uova come masserelle sferiche, opalescenti, aggrappate le une alle altre. Un attimo, un nostro movimento e le artefici di tutto quel po-po’ di roba gelatinosa sono già in acqua. Con un balzo repentino una si nasconde sotto le foglie del fondo l’altra salta dalla parte opposta e si confonde tra l’erba. Ma i colori li abbiamo memorizzati; almeno in un caso si tratterebbe di Rana dalmatina una specie legata al bosco che solo nel periodo riproduttivo si trasferisce presso pozze e stagni anche occasionali dove depone le uova. Pare che solo il maschio si intrattenga nei pressi dell’acqua per più giorni in attesa di nuovi accoppiamenti con rane diverse che attirerebbe grazie al suo canto notturno. La femmina invece farebbe ritorno al bosco appena deposte le uova. Fatto sta che per alcune settimane l’acqua è sparita e con essa tutte quelle masserelle indifese. Abbiamo temuto il peggio. Solo ai primi di Aprile quando si era già perso ogni speranza, siamo riusciti a salutare nuovamente la presenza di un maschio sulle rive del Laghetto mentre nelle povere acque quasi del tutto evaporate insieme ai consueti acquatici – coleotteri e notonette - abbiamo finalmente avvistato un girino, una larva di libellula, e i plecotteri nuovi abitanti di cui vi parleremo nel prossimo numero. Ovviamente se ci sarà ancora acqua da raccontare……

 

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