Laboratorio naturalistico "Le Volpaie"
Gennaio 2005 16Foglio di memorie e notizie, Resoconto delle attività svolte nell’area dell’ex discarica "Le Volpaie"
a cura della Sezione Pratese del G.I.R.O.S. - Gruppo Italiano Ricerca Orchidee Spontanee. tel:
0574-603143
La bonifica dell’Agro...Volpino
Nei primi giorni del mese di Gennaio, complice un fronte di alta pressione su tutta Europa associato a temperature miti, è stata effettuata la ripulitura di una grossa area sottostante il Centrovisite in gran parte infestata dai rovi, dalle erbacce, dalle canne e da vecchi tronchi e rami di pino, caduti nel tempo. Un lavoro di sacrificio questo che ha interessato alcune giornate, grazie pure alle ferie del periodo natalizio, con una prima sommaria sfoltitura della macchia e la successiva estirpatura dei rovi con la zappa. Questa operazione risulta spesso determinante per la sicura eliminazione della pianta infestante anche se una piccola percentuale di queste riesce sempre a sopravvivere. Il rovo infatti si riproduce benissimo per talea naturale e per propaggine; una stessa rama può radicare sia alla base come è naturale, sia all’estremità se solo questa tocca terra per lungo tempo; riesce quindi ad avere due apparati radicali su uno stesso ramo. Anche piccole porzioni di radice rimaste nel terreno o rametti non visti durante la ripulitura possono dare vita ad un nuovo esemplare vanificando in parte gli sforzi fatti. E’ anche per questo che Domenica 9 Gennaio abbiamo fatto la prima abbruciatura dell’anno, dando fuoco ad un cumulo di sterpaglie e rovi raccolti nella zona. Un cumulo ben più grosso e alto circa due metri è in attesa dello stesso trattamento poco fuori la zona di Lago scuro; anche in questo caso si tratta della ripulitura dai rovi di gran parte della piccola collinetta che si erge tra Lago Scuro ed il Prataccio e che è deputata a diventare la nuova area mediterranea con la messa a dimora di numerose specie vegetali. Su questo cumolo sono ben visibili le radici nude, sbarbate a forza con le mani, dove la zappa non poteva.
Il Prataccio, una nuova
località alle Volpaie
Non riusciamo ancora a credere che da questa area infestata dal brachipodieto dai rovi e dalle canne, tanto sterile da non essere minimamente considerata, possa derivare un angolo tra i più suggestivi alle Volpaie. Una zona infestata non solo in superficie ma anche sottoterra tanto alta è la concentrazione di calcinacci, grosse pietre di scarto, mattoni, pezzi di asfalto e di calcestruzzo, derivati da lavorazioni edili in genere che tiriamo alla luce ad ogni colpo di zappa e che in questa parte delle Volpaie venivano evidentemente scaricate dall’alto in gran quantità. L’eliminazione progressiva delle infestanti ha così messo in luce un’area dalle enormi potenzialità estesa non solo al Prataccio ma anche al pendio soprastante fino a raggiungere il Centrovisite da una parte ed il Rio Secco dall’altra. L’elevata pendenza del terreno rende in questa zona delle Volpaie tutto più difficile; tutto deve essere trascinato a valle ed il lavoro si fa più difficile in un continuo precario equilibrio. E’ iniziata anche la vangatura del Prataccio, costituito da una coltre di terreno povero e compatto, argilloso come pure la realizzazione del sentiero che costeggiando la collinetta sulla destra raggiungerà una certa quota per poi deviare verso la ripida erta dove superato un tornante proseguirà verso il Centrovisite.
La ripulitura di un’ampia fascia di bosco soprastante Stradon dello Gnomo fa pure parte dei lavori intrapresi nel corso di questo mese. Un’operazione questa che contribuirà a dare spazio a specie miglioratrici del bosco, in parte già presenti ma soffocate dalle grosse scope cresciute in maniera caotica nonché a migliorare la veduta del bosco sulla parte sinistra della strada d’ingresso. Una nuova fascia di bosco riconquistata al caos che porterà un aumento della biodiversità animale e vegetale.
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