Laboratorio naturalistico "Le Volpaie" Luglio Agosto 2005 22

Foglio di memorie e notizie, resoconto delle attività svolte nell’area dell’ex discarica "Le Volpaie"

a cura della Sezione Pratese del G.I.R.O.S. - Gruppo Italiano Ricerca Orchidee Spontanee. tel:0574-603143

 

La strada migliore per mandar tutto alla malora

Quest’estate le disastrate condizioni della strada bianca che sale alle Volpaie ci hanno fin da subito impedito di salirvi regolarmente. L’impossibilità di accedere regolarmente con un mezzo ci ha costretti a percorrere a piedi la stradella facendoci ben presto desistere dall’impresa  visto che alla salita si era aggiunto frattanto il sole ed ogni tipo di fastidioso insetto. Anche il solo pensiero di danneggiare l’auto, come è accaduto ad alcuni di noi ha fortemente limitato le nostre visite facendo piombare Le Volpaie nel quasi abbandono. D’altra parte la situazione è veramente improponibile, almeno nella parte alta della strada. Nel tratto di maggior pendenza il transito delle auto, che non siano veri fuoristrada, si fa davvero rischioso visto che la carreggiata, ridotta dopo mesi di incuria ad un ammasso instabile di detriti rocciosi, fa scivolare spesso le auto che non riescono ad avanzare tra buche, gradini e ciottoli facendole così arretrare pericolosamente. Il pilota della domenica non riesce infatti a frenare adeguatamente la propria macchina trovandosi, come fosse sulla neve, a dover fronteggiare l’improvvisa  situazione situazione. C'è così chi rischia di finire nel fossato, chi è già finito con una ruota nella profonda zanella di scolo, chi ha visto danneggiarsi la propria auto ed ha rischiato comunque anche di farsi male. Una strada questa che viene utilizzata non solo per salire alle Volpaie ma anche dalle famiglie che abitano lungo il suo percorso, senza pensare a tutti quelli che abitualmente la risalgono per arrivare alla Fonte. Ma con l'abbandono Le Volpaie spariscono. E' ancora così labile il confine che le identifica in un bosco ben tenuto ed in un giardino coperto da aiuole e sentieri da una landa desolata qual'era, coperta di rovi ed erbacce, immerse nel caos più completo. Meno male che questa appena trascorsa è stata un'estate abbastanza fresca con temperature medie più basse ed una discreta piovosità ma ci siamo spesso domandati che senso abbia piantare durante l'anno specie comunque bisognose d'acqua per poi vederle sparire nel corso dell'estate per il secco, per l'incapacità di dover stare dietro a loro con continue annaffiature ed attenzioni. Potremmo con questo ridurre la vegetazione presente alla sola vegetazione reale e non più a quella potenziale. Sarebbe un grosso passo indietro perché assai poco rappresentativa della biodiversità delle nostre montagne e dell'Area Protetta. Vorrebbe dire coltivare solo pochissime specie, quelle che d'Estate sopravvivono in forma di rizomi e bulbi ben riparate sottoterra, o sotto forma di seme come le sole annuali, piante più difficili da controllare perché tendono a diventare infestanti.   Purtroppo ciò che rende ancora più improbabile ogni intervento da parte del Comune sia a manutenzione della strada che a finanziamento di ogni più piccola spesa di gestione dell’Area Le Volpaie sono le infinite controversie che il Comune stesso ha con i Proprietari delle aree interessate. E’ notizia del 23 Luglio scorso di come l’Amm.ne Comunale abbia perso la causa riguardante la presunta servitù di passaggio sul ponte sopra il torrente Bagnolo e sul resede del Podere Scalette. La Società proprietaria potrebbe adesso chiudere il passo con un cancello rendendo ancor più difficoltoso l’accesso dei mezzi d’opera. Resta peraltro ancora in essere la controversia con il proprietario del terreno sul quale si trova l’ex discarica e le particelle boscate che fanno parte integrante delle Volpaie e sulle quali da anni continuiamo a lavorare. Non ultimo il trasferimento degli uffici dell’ANPIL Monteferrato in sede provinciale e non più comunale, a completamento del quadro.

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