Laboratorio naturalistico "Le Volpaie"  Marzo 2004     7

Foglio di memorie e notizie, Resoconto delle attività svolte nell’area dell’ex discarica "Le Volpaie"

a cura della Sezione Pratese del G.I.R.O.S. - Gruppo Italiano Ricerca Orchidee Spontanee. tel:0574-603143

 

“Le Volpaie da dietro le tende”

Ci permettiamo di segnalare in questa cronaca degli avvenimenti naturalistici un intervento di tutt’altro tipo, messo in atto dalla componente femminile del gruppo. Da circa un mese ferve un progetto artigianale che cammina di pari passo con i lavori di sistemazione esterna dell’area:“la vestitura delle finestre”.  L’idea è  stata quella di dare un tocco di grazia alla casetta che ci ospita e che diventerà il futuro Centrovisite: fare le tende per le finestre con il simbolo del GIROS ricamato a mano. Passare dalla teoria alla pratica ha richiesto un po’ di tempo e di impegno per la ricerca della stoffa, la stesura dello schema,  il taglio a misura e la finitura “a giornino”  nonché lo studio del fiore di orchidea da ricamare. A giudicare però dall’entusiasmo e dai primi risultati non dovremmo aspettare tanto per guardare Le Volpaie da dietro le tende.

Brevi …

… dal bosco

Il mese di Marzo porta con sé la Primavera ed il risveglio della Natura.  Quest’anno invece, complice una invernata più lunga del solito, la ripresa vegetativa si è fatta attendere. Un esempio su tutti: gli anni passati verso la fine del mese si registravano già le prime fioriture di papavero!       Quest’anno neppure le piante sembrano  tanto sviluppate figurarsi poi  i fiori. Comunque sia alle Volpaie la sorpresa è sempre in agguato, così mentre il Regno Vegetale temporeggia ecco quello Animale prendere il sopravvento.  Domenica 21 oltre a confermare la presenza di alcuni anfibi all’interno dell’area, molto probabilmente rane -  le uova erano deposte in ammassi gelatinosi nella pozza d’acqua formatasi al bacino dissipatore sopra il cancello -  abbiamo pure osservato   l’attività dei primi insetti in cerca di polline.  Nella tarda mattinata si è poi verificato un fatto straordinario. Stavamo ricucendo per l’appunto la recinzione esterna con mezzi di fortuna dato che spesso la troviamo divelta come a creare passaggi clandestini quando  abbiamo visto una grossa femmina di Cervo scappare al galoppo verso l’esterno.  E’ stato un attimo; un forte scalpitio di zoccoli, un flash fotografico, l’animale tuffarsi in avanti, imbattersi nelle maglie della rete, rialzarsi e poi via sparire .  Brevi dal bosco appunto. Ma di quell’immagine era rimasto qualcosa: un ciuffo di peli impigliati nei fili di ferro. L’animale non si era ferito, nessuna traccia di sangue. Anche della rete era rimasto poco. Un aggroviglio informe di fili di ferro. Un evento questo che sembra almeno in parte spiegare il perché di tante aperture trovate nella rete. Non un tentativo di entrare furtivamente ma forse un goffo, problematico, sistema per uscire.   Alcuni giorni più tardi è stata vista anche una grossa lepre, presenza che ha confermato ancora la diffusione nell’area di questo animale. Possiamo quindi affermare di come Le Volpaie abbiano una propria dimensione in quanto ad animali presenti,  sarebbe quindi il caso di pensare e progettare meglio gli spazi aperti anche in relazione alla avifauna che pure è presente in gran numero.

La prima volta alle Volpaie … ed altre notizie

Da questo mese di Marzo abbiamo iniziato a tenere le riunioni settimanali di sezione  presso il Centrovisite anziché a casa nostra. Ritrovarsi  dopocena nel bel mezzo della notte  e di un bosco in pieno stile dà sempre qualche brivido in più, ma tantè! È una sensazione particolare, muniti di pila facciamo lo stesso il giro delle piante e delle aiuole, andando a constatare da veri fanatici “lo stato di avanzamento dei lavori”.

Per la prima volta Le Volpaie sono state  visitate da estranei all’associazione; in genere nostri parenti stretti, preoccupati o solo incuriositi di cosa potesse scaturire in noi così tanto interesse e sviscerata passione.

Proseguono molto a rilento le germinazioni delle specie seminate in Autunno.  Due considerazioni su tutte: la cattiva qualità del terreno di semina, un terriccio povero raccolto in loco che poco o per nulla si mantiene umido e purtroppo le scarse attenzioni prestate, a causa dei lavori più impellenti che abbiamo voluto fare, soprattutto adesso che con le prime giornate calde occorre annaffiare più spesso. Manca, ma lo avevamo già detto, una struttura fissa tipo semenzaio che concorra a mantenere invariata nel tempo almeno l’umidità relativa del vaso.  E’ stato anche il mese delle prime fioriture con le seguenti specie:  Scilla bifolia,  Barlia robertiana,   Hyosciamus niger,Ophrys sphegodes

 

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