Laboratorio naturalistico "Le Volpaie" Ottobre Novembre 2007 35

Foglio di memorie e notizie, resoconto delle attività svolte nell’area dell’ex discarica "Le Volpaie"

a cura della Sezione Pratese del G.I.R.O.S. - Gruppo Italiano Ricerca Orchidee Spontanee. tel:0574-603143

Quando suona la ritirata

Il terreno sta per franarci sotto i piedi. Non è più la fatica di fare un lavoro, di estirpare rovi e inule, piantacce invasive che a poco a poco stanno risucchiando ogni spazio aperto, di mantenere in vita le piante e poi vederle seccare impietosamente o puntualmente mangiate dai soliti ignoti, rosicchiatori grufolatori. Non è più la fatica di mantenere lo stato dei luoghi che con tanto impegno abbiamo creato e neppure di aggiungerne sempre di nuovi. La fatica adesso sembra quella di restare alle Volpaie, di trovare la voglia di andare avanti, nonostante tutto. Da una parte ci scopriamo sempre più distanti, divisi noi stessi volontari prima ancora che dalle difficoltà reali e oggettive a mantenere in vita il Progetto Volpaie, da interessi personali e da aspettative nei confronti della propria vita che giustamente prescindono da tutto, anche dalle Volpaie, ma che probabilmente hanno un riscontro proprio nel latente fallimento di questo progetto. Dall’altra restiamo costantemente delusi dalla presenza-assenza di enti ed uffici pubblici che ruotano attorno alle Volpaie, vuoi per proprio tornaconto  o perché chiamati comunque ad occuparsi del bene pubblico. In tal senso pare essersi costituito un circolo vizioso al quale noi, per forza di cose, non sappiamo né possiamo sottrarci; francamente molto deprimente. In questo senso, dopo l’abbandono  della strada di accesso alle Volpaie che le ha rese sempre più inaccessibili e le farse grottesche dei lavori di manutenzione già raccontati sul Giornalino n°31 di cui invece ci viene contestata l’esecuzione a regola d’arte, siamo arrivati alla vicenda dell’allaccio all’acquedotto che fortunatamente sembra essersi risolta positivamente. Chi ha letto i   precedenti numeri avrà capito che l’acqua che esce dai rubinetti fu solo inizialmente approvvigionata dal Comune che, quando la strada lo consentiva,  saliva alle Volpaie con una piccola autobotte in grado di ricaricare il serbatoio a servizio dell’impianto. Successivamente e per lungo tempo, abbiamo provveduto noi con la raccolta di acqua piovana che in parte serviva a rimpinguare i depositi per l’annaffiatura delle piante e sempre più spesso a rabboccare il livello di acqua sanitaria. Ovviamente non era potabile e soprattutto condizionata dal verificarsi delle piogge. Nel frattempo il Comune si è dato da fare e dopo innumerevoli vicissitudini interne siamo arrivati oggi ad avere effettivamente il lavoro di allaccio all’acquedotto eseguito ma senza la certezza che una sola goccia d’acqua che esce dai rubinetti sia di quella giusta. Per la società affidataria dei lavori l’acqua arrivava ma da settimane nessuno del comune riusciva a far funzionare il sistema. C’è voluta la fortuna del principiante, il volontario delle Volpaie, che smanetta di qua smanetta di la su vecchie valvole  arrugginite sembra esser riuscito ad aprire un varco al flusso d’acqua.

Schegge impazzite

Solo così ci verrebbe da bollare gli autori dell’ennesima beffa subita. All’inizio sembrava una situazione kafchiana. Dopo alcuni tentativi di contattare la Biblioteca Comunale eccoci al giorno 8 gennaio 07 a presentare in gran pompa il giornalino; con la raccomandazione che venga reso accessibile a tutti e possa essere consultato come una rivista qualsiasi, da leggere e riporre sullo scaffale. Passano i giorni. Pieni di entusiasmo ci rechiamo in Biblioteca ma del giornalino nessuna traccia. Ci avviciniamo alla segreteria per chiedere lumi e dopo alcune ricerche lo vediamo sopra un tavolo con un cartellino post-it  recante la dicitura:   in attesa di registrazione.    E’ Aprile; ad una visita occasionale ci accorgiamo che il giornalino è sempre lì, con il solito post-it e la solita dicitura. Passano alcuni mesi prima di sapere che la registrazione è cosa lunga. Devono leggersi tutte le pagine e registrare ogni articolo come fosse un libro a se stante. Un meccanismo contorto che li porta a chiederci di modificare la struttura del giornalino eliminando titoli, numerazioni e mensilità, facendolo assomigliare ad un racconto continuo. E’ di questi gg. la triste scoperta. Ci avviciniamo sconcertati alla sez. locale dove ci dicono di averlo sistemato. Lo troviamo infatti irriconoscibile, schiacciato tra vecchi tomi, in una libreria con ante in vetro  chiuse a chiave, lungo un corridoio di passaggio. Sarà stato un errore? Nella sala lettura per ragazzi,c’è infatti una raccolta di Prime Pagine di un famoso giornale politico, messo in bella mostra sullo scaffale, proprio come speravamo fosse fatto per il nostro giornalino.

notiziario in formato pdf (per stamparlo)

 

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