Laboratorio naturalistico "Le Volpaie" Ottobre - Novembre 2006 30

Foglio di memorie e notizie, resoconto delle attività svolte nell’area dell’ex discarica "Le Volpaie"

a cura della Sezione Pratese del G.I.R.O.S. - Gruppo Italiano Ricerca Orchidee Spontanee. tel:0574-603143

Mai visti tanti animali così

Ottobre è stato un mese bellissimo, pieno di giornate di sole e con temperature ben più alte del normale. Questa predisposizione di valori ha fatto sì che la Natura nel suo insieme continuasse a vivere come se il tempo, quello biologico, non volgesse invece al termine. Tuttora, nella prima decade di novembre, notevole resta la presenza di animali selvatici in piena attività. Infatti se negli anni passati più evidente poteva essere stato il fenomeno della rifioritura che le specie erbacee offrivano al ritorno delle prime piogge tardo estive, quest’anno sono stati gli animali a farla da padrone complice appunto il dilungarsi della bella stagione. Alle Volpaie si è visto un po’ di tutto. Un gruppo di pernici o coturnici; uccelli galliformi dal caratteristico collare bianco e becco rosso, sono simili a giovani fagiani ed hanno la particolarità di scappare correndo in gruppo anziché alzarsi in volo. Visto più volte un gruppetto di 7-8 esemplari vicino al cancello d’ingresso. Notata pure una lepre, in unico esemplare, nella zona del Prataccio e di Lago Scuro.

Numerose tracce lasciate sul fango o a terra sono state fotografate e verranno esaminate. Provengono quasi tutte dai prati di ricoprimento della discarica e dal piazzale. Questa zona prativa sembra essere una grande occasione per gli animali, che vi transitano frequentemente e che trovano nello spazio aperto possibilità di caccia o pascolamento. La vicinanza di un largo perimetro di bosco e la cava stessa offrono un sicuro ed immediato riparo. Qui numerose sono pure le borre di rapaci ma non si capisce come questo possa accadere dal momento che non esistono alberi o strutture che fungano da posatoio, a meno che non sia nelle abitudini di questi grossi uccelli, quella di rigettare i resti del pasto standosene a terra. Solo in questo senso può essere interpretato l’avvistamento di una grossa Poiana sul Belvedere. Ovviamente numerose sono anche le forme di escremento ritrovate che cercheremo di determinare. Tra queste alcune ci indicano chiaramente la dieta seguita; si ritrovano elitre di insetti che sotto un raggio di luce riflettono bellissimi colori metallici o evidenti tracce di semi, alcuni di piante che nemmeno ci sono alle volpaie come il fico. Di insetti volanti ne abbiamo visti. Ancora molte farfalle, soprattutto durante la fioritura di Inula viscosa, piantaccia non autoctona che purtroppo sta invadendo le volpaie ma i cui fiori sono ben appetiti da questi animali. Per la prima volta abbiamo invece registrato la presenza nel Laghetto di un nuovo insetto nuotatore. Pare trattarsi di un Coleottero acquatico, probabilmente riconducibile al gruppo dei Ditiscidae. Alcune sue caratteristiche sono infatti riscontrabili in questa famiglia quando: - risale in superficie facendosi trainare verso l’alto dalla residua quantità d’aria trattenuta sotto le elitre; con una posizione innaturale, testa verso il basso e addome verso l’alto, raggiunge in breve il pelo dell’acqua. Qui il corpo immerso e solo la punta addominale sporgente fa scorta di aria e di ossigeno e un attimo dopo è già sott’acqua che nuota in cerca di prede perlustrando ossigeno e un attimo dopo è già sott’acqua che nuota in cerca di prede perlustrando con attenzione il fondo, la bolla d’aria così intrappolata riflette la luce e si tinge d’argento. - nuota con caratteristiche bracciate ripetute in sincronia, per mezzo di zampe robuste, provviste di ciglia e peli. Queste fungono da remi e permettono spostamenti rapidi sul fondo della pozza ma soprattutto lo distinguono da altri coleotteri acquatici che respirano con il capo e nuotano in maniera asincrona. Sempre al Laghetto vista più volte la Rana temporaria in un solo esemplare, tanto vispa da non poter essere mai osservata o fotografata in pace. Ma è stata stagione propizia anche per altri due acerrimi nemici di noi coltivatori di piante. Un cervo maschio adulto, con tanto di corna da non poter essere altrimenti confuso è stato avvistato verso il serbatoio sopra Pian di Cancello durante un lavoro alla rete di recinzione. Presentatosi all’improvviso dalla lingua di bosco a contorno della discarica, vistosi tagliata la strada, ha provato una prima e poi una seconda volta a scavalcare la rete ancora in riparazione, riuscendo nell’intento e scomparendo nel folto tra l’ammirazione dei presenti. L’Istrice infine ha lasciato ancora traccia del suo passaggio; un nuovo aculeo e stato trovato nella zona del Cervo Morto, ricca di bulbi e tuberi trapiantati.

Ma ecco ancora l’ultima sorpresa in chiusura di giornalino Almeno tre esemplari di un Nematode dal corpo filiforme, lungo almeno 20 cm. e dal colore brunastro fare capolino nelle acque del Laghetto. Una specie di verme acquatico mai visto prima.

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