Laboratorio naturalistico "Le Volpaie" Primavera-Estate 08 37

Foglio di memorie e notizie, resoconto delle attività svolte nell’area dell’ex discarica "Le Volpaie"

a cura della Sezione Pratese del G.I.R.O.S. - Gruppo Italiano Ricerca Orchidee Spontanee. tel:0574-603143

Un Santo Protettore

Eccoci di nuovo tra voi, a scrivere, a raccontare, in una versione che mai avremmo immaginato, la memoria degli ultimi mesi trascorsi alle Volpaie. Una versione ormai non più solo bimestrale o trimestrale ma addirittura stagionale o qualcosa in più. Il sottotitolo in alto a destra è roboante: Primavera-Estate e  sbrigarsi perché tra un po’ arriva l’Autunno. Dov’è finito tutto l’entusiasmo con il quale si scriveva non più di un anno fa? Il nostro morale sul Progetto Volpaie ci è sceso così sotto ai tacchi che anche l’inchiostro nella penna sembra essersi asciugato di colpo ‘’in attesa di un gentile cenno di riscontro’’ dal mondo esterno, mai arrivato. Sembra che le Volpaie non interessino davvero a nessuno. Difronte a questa schiacciante realtà anche il più incallito redattore avrebbe appeso la penna al chiodo. Meno male che poi capita sempre un qualcosa che ti fa cambiare idea in un baleno. Basta una parola, la frase di un amico che ti dia il là, che ti si apre una voragine inattesa, riesci anche solo per un attimo ad intravedere uno spiraglio, a ritrovare quel tanto che basta entusiasmo e voglia di fare. E ti viene in mente un pensiero assurdo: è possibile che ognuno di noi abbia un Santo Protettore in Paradiso? E’ risaputo come almeno per categorie questo sia un fatto acclamato.

I poliziotti hanno il loro, i camionisti, i pompieri, intere guarnigioni di esseri umani ogni giorno si appellano ai favori di questo o quel Santo.   Io non so se anche questo Giornalino abbia il suo, perché di sicuro non aspira a tanto, almeno credo,  tanto meno ad entrare in Paradiso, almeno per il momento, ma si merita certamente di essere riconosciuto da tutti noi come il suo Benefattore. E’ Mauro di Padova, un amico che oltre a rendere queste pagine disponibili a tutti su Internet, grazie ad un paziente lavoro di revisione e restituzione in formato stampabile, cura da anni ormai tutto il sito www.volpaie.org da lui stesso ideato e del quale, in ultimo, si è accollato pure le spese per il mantenimento della concessione. Dalla sua città riesce sempre a trasmetterci nuovi stimoli con l’interesse di chi ci ha sempre creduto.

In tempi così magri di tutto, se non è un Santo questo…

Una sera d’estate alle Volpaie

Nel mese di luglio  ci siamo dati spesso appuntamento alle Volpaie la Domenica pomeriggio per annaffiare e dare una risistemata ma soprattutto per trascorrere insieme le ore del tramonto e cenare al fresco del crepuscolo.   E’ affascinante e coinvolgente.   Un’esperienza che difatti abbiamo ripetuto più volte nonostante il problema della strada che adesso dopo mesi e mesi di incuria risulta quasi impraticabile anche per una 4x4. Così, il pomeriggio trascorre in ansia per lo stato di salute delle 4x4. Il pomeriggio trascorre in ansia pure per lo stato di salute delle nostre amate piante, affaccendati come  insetti  che facciano nervosamente la spola su e giù al nido per portare le provviste raccolte. Noi portiamo l’annaffiatoio e un po’ di refrigerio a tutte quelle bisognose di un aiuto in estate. Ma è verso l’imbrunire che le Volpaie by night si accendono di mistero e passione. Ore 20e30: termina l’assordante cantare delle cicale abilmente nascoste sul tronco dei pini. Al tramonto è ancora un breve gracidare di rane a rubare l’attenzione. Nel Laghetto dove sono nate anche le Tipha, piante tipicamente acquatiche, sono andati a stabilirsi alcuni giovani esemplari di Rana lessonae;  ranocchietti che si tuffano in acqua appena ti avvicini e che ci appassionano dall’inizio dell’anno.  Sparito il sole all’orizzonte, nella fatidica Ora Blu, ecco arrivare i Rondoni. Si ode, tendendo l’orecchio, il battito, il fruscio delle ali nell’aria. E’ eccitante poter godere così da vicino della presenza di questi animali che fa da sottofondo alla cena. Ombre e aliti di vento ci regalano ancora qualche brivido e verso le 21e20 ecco roteare all’improvviso i Pipistrelli.  Sentiranno la tua presenza? No, perché tutte le volte sembra ti vogliano cadere in testa, con quelle acrobazie, quelle virate improvvise da farti quasi sobbalzare all’indietro.

Nel buio del ritorno facciamo ancora in tempo a scorgere due piccolissimi fanali là davanti. Illuminati dai fari della nostra auto, hanno appena attraversato la strada.

notiziario in formato pdf (per stamparlo)

 

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