Laboratorio naturalistico "Le Volpaie"
Settembre 2004 12Foglio di memorie e notizie, Resoconto delle attività svolte nell’area dell’ex discarica "Le Volpaie"
a cura della Sezione Pratese del G.I.R.O.S. - Gruppo Italiano Ricerca Orchidee Spontanee. tel:
0574-603143
… per ora solo una pozza
……….effimera.
Grande delusione c’è stata Domenica 19 nel vedere i lavori di tutta un’estate
insufficienti a contenere l’acqua piovana nel Laghetto del Pettirosso. I lavori
di scavo condotti sotto il sole di Luglio e Agosto e l’impermeabilizzazione
effettuata con telo di polietilene sono risultati insufficienti, almeno per ora,
a mantenere alto il livello delle acque. In particolare occorre dire che i due
mezzi teli sovrapposti, così utilizzati, pur coprendo l’intero specchio d’acqua
lasciano probabilmente un varco lungo la linea di sovrapposizione al passaggio
dell’acqua dato che non è stata fatta loro alcuna preventiva sigillatura. Và
considerato inoltre quanto sia presumibilmente bassa la falda idrica e di quanto
l’acqua fuoriuscita finisca per rimpinguare il terreno sottostante secco da
mesi. Anche il deposito di limo e sabbia che pensavamo potesse andare a
migliorare la tenuta dei teli è di fatto appena iniziato con questo primo
temporale nel corso del quale comunque l’acqua, scesa copiosa dal canale e dal
bacino di raccolta, ha subito riempito il Laghetto. E mentre il giorno 15-
mercoledi - il livello fosse già al massimo con l’acqua che traboccava dalla
bocca di uscita verso il Rio Secco e Lago Scuro, dal giorno successivo fino alla
Domenica 19 l’acqua calava di livello attestandosi per l’appunto in
corrispondenza della fine del primo telo. Delusione quindi nel constatare che i
lavori non sono stati eseguiti al meglio ma deciso di aspettare l’inverno per
vedere e capire quanta acqua in fase di assestamento possa davvero contenere e
conservare il Laghetto senza dover per forza apportare nuove modifiche al suo
impianto. Tra l’altro sono state approntate due briglie a monte dello stesso
laghetto mediante scavo e rivestimento con pietra calcarea. Questa sistemazione
permetterà di frenare il decorso delle acque in ruscellamento libero in
occasione di forti acquazzoni e di raccogliere detriti vegetali, sabbia e ghiaia
trasportati giù dalla forza dell’acqua impedendo che finiscano nel laghetto,
riempiendolo a poco a poco. Anche i bordi sono stati rinforzati con apporto di
nuove lastre di pietra, raccolte in loco con riporto di ghiaie e terra fino al
loro intasamento. Anche questo lavoro consentirà di creare piccole zone verdi
con la messa a dimora di specie erbacee caratteristiche dei luoghi acquitrinosi
ed umidi. Intanto intorno alla poca acqua raccolta già si nota un certo
movimento. Molti insetti vengono a bere, altri vi cadono dentro annegando dato
che risulta loro difficile risalire le pareti lisce del telo, altri ancora tipo
qualche libellula si limitano a sorvolare la zona, forse attirati dall’acqua. Si
sono già rivisti gli insetti acquatici della Famiglia Ditiscidae, specie che
vivono sott’acqua mentre per il ritrovamento di un ramarro morto pensiamo si
debba far riferimento non ad annegamento ma ad un tentativo di predazione da
parte di altro animale visto che l’addome del rettile era aperto. Dell’acqua in
eccesso fuoriuscita dal Laghetto si è giovato pure Lago Scuro che ha visto di
nuovo le proprie terre bagnate sia dalla pioggia che dal deflusso d’acqua lungo
il Rio Secco. Avevamo già aperto un varco nel fitto dei rovi per distendere una
tubazione provvisoria che andasse a riempire un piccolo serbatoio necessario
all’annaffiatura degli alberi ed arbusti di Lago Scuro ma i nostri sforzi sono
stati resi superflui - e meno male - anche dal successivo temporale del giorno
24.
Grande impulso ha avuto nel mese di Settembre il potenziamento delle strutture ricettive e didattiche. In particolare sono arrivati due cartelli in lamiera plastificata con riportati sopra nostri disegni ed elaborazioni a computer illustranti il fronte della cava e la veduta che dai piedi di questa si ha verso l’Appennino. Tali cartelli verranno collocati su supporti in legno nei pressi dei piazzali antistanti la cava stessa. Con funzione di arredamento interno del Centro Visite sono pervenute invece tre nuove vetrinette ed altre piccole suppellettili. Nelle vetrine sono già state collocate piccole collezioni private di conchiglie terrestri e di acqua dolce nonché una selezione di rocce del Monteferrato. E’ stata elaborata pure una bozza di pieghevole che dovrà servire a pubblicizzare meglio il Laboratorio e tutta l’Area delle Volpaie. Lavori sono stati condotti anche per ripulire dalla attrezzatura varia la stanzetta interna al Centro Visite riadattandola ad ufficio come era nelle intenzioni. Stiamo peraltro studiando con il Comune e l’ANPIL la partecipazione ad un progetto regionale sulla Didattica Ambientale.
notiziario in formato pdf (per stamparlo)