Laboratorio naturalistico "Le Volpaie" Lug-Ago-Sett 2006 29

Foglio di memorie e notizie, resoconto delle attività svolte nell’area dell’ex discarica "Le Volpaie"

a cura della Sezione Pratese del G.I.R.O.S. - Gruppo Italiano Ricerca Orchidee Spontanee. tel:0574-603143

Senza Titolo

Senza titolo, e senza voglia. Ecco il modo più appropriato per definire il nostro stato d’animo alla fine di questa Estate 2006 mai sceso a livelli così bassi. Senza eccessiva voglia e forse senza grandi speranze ci trasciniamo alle Volpaie ormai ogni Domenica dove lavoriamo senza soste ma soprattutto senza vedere quel salto di qualità per il quale tutti da così tanto tempo ci impegniamo. Anche l’estate appena trascorsa si è portata dietro inesorabilmente uno strascico infausto di piante seccate, piante estirpate, piante mangiate, lavoro mandato in fumo da invasioni di animali di ogni ordine e grado e a poco sono valse le serate che il nostro gruppo ha organizzato con fatica e impegno a Torri sull’Appennino ed a Schignano che pure ci hanno fatto conoscere ed apprezzare al pubblico. Come definire infatti la simpatica targa di riconoscimento avuta dalla Pro-Loco di Torri e l’esito positivo della serata di Schignano dove oltre ad affrontare un tema del tutto originale e mai provato prima – il naturalista questo sconosciuto – abbiamo pure presentato il lavoro che l’Università di Firenze sta svolgendo con la nostra collaborazione e per conto del Comune di Montemurlo sul censimento di alcune famiglie di insetti che starebbero ripopolando i prati delle Volpaie a ricoprimento della discarica. Un rilevamento indirizzato soprattutto nei confronti dei Lepidotteri e di cui si conoscerà i risultati tra non meno di due anni. Ma ecco come sono andate le cose alle Volpaie. Come non bastassero già i grossi erbivori a far fuori rosette basali e fusti fioriferi di piante tirate su con grande affetto ed attenzione ecco adesso prepotentemente alla ribalta quei fantomatici rosicchiatori di radici. E’ il massimo; dopo il caldo e l’impossibilità di annaffiare adeguatamente le piante per mancanza d’acqua e di un valido sistema di approvvigionamento ecco arrivare l’Istrice. La preferenza verso bulbi e rizomi toglie di fatto ogni possibilità di sopravvivenza a piante che invece bene resisterebbero ai caldi estivi togliendo così un altro 25% di specie vegetali presenti nell’area. E così se un quarto di specie si perde a causa dei grossi erbivori, un altro a causa del caldo ed un terzo a causa dei mangiatori di radici; noi che ci stiamo a fare alle Volpaie? E’ una partita dura quella che stiamo giocando, altro che gioco maschio; qui si tirano colpi bassi. Ecco quindi chi si lamenta che non si può più andare avanti così, chi vorrebbe abbandonare Lago Scuro per un controllo sulle sole aiuole più vicine al CentroVisite chi invece vorrebbe concentrare l’attenzione solo sugli allestimenti interni a questo, come se tra quattro mura si potesse essere più sicuri di non vedere saccheggiato il nostro lavoro

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Topino va in dispensa

Bene. Come volevasi dimostrare siamo purtroppo riusciti ad avere anche un invasore dentro il CentroVisite. Roba da Guinness dei primati. Voi tutti avrete avuto a che fare con quei topini di campagna

campagna, almeno una volta nella vita e con i risultati delle loro scorribande. Si arrampicano dappertutto, riescono ad entrare dove meno te lo aspetti mangiucchiando e triturando tutto quanto di più o meno commestibile vi sia. Così insieme a zucchero, caffè, miele, ti ritrovi tutte le scorte invase dalle evidenti tracce del suo passaggio; tovagliolini, vassoi di carta, posate e piattini di plastica resi inservibili e coperti dai loro piccoli escrementi sono tutti da buttare via. Simpatico però questo topino, dal musetto appuntito, vispo; due occhioni neri da brigante che sembrano domandarti: cosa ho fatto di male? E’ stato cacciato fuori dalla scarpiera, mobiletto dimenticato, dove insieme ai semi di grano e di granturco avevamo riposto varie cianfrusaglie e piccoli arnesi da lavoro. Il suo sfratto definitivo non si è però ancora consumato visto che dopo almeno tre pulizie a fondo dei locali è scoraggiante trovare sempre nuove tracce della sua presenza

Buone nuove

La bella notizia sono le piogge di Settembre che hanno portato refrigerio alle piante e nuova riserva idrica.

A Lago Scuro abbiamo traslocato un serbatoio in pvc della capacità di 1000 lt. subito riempito dell’acqua piovana raccolta.  Ci permetterà di annaffiare meglio e più abbondantemente le piante di quanto non riuscissimo a fare partendo a piedi dal centrovisite e sobbarcandoci il peso del viaggio in andata e ritorno.   Un terrapieno è stato realizzato a completamento dell’opera.           

L’acqua piovana ha di nuovo gonfiato il Laghetto facendolo riscoppiare di vita, con novità assolute di cui parleremo nel prossimo numero.

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