la ferrata panorama dalla cima del Pass de Duodes Bus del Diaol tutte le foto

Sass Aut

la meta

E' un giro che tocca diverse mete, le principali sono il Sass dale Doudes (cima Dodici) e il Sass Aut (le due cime sopra Moena)

accesso

A Pozza di Fassa si imbocca la Valle di S. Nicolò, la si percorre in auto fino a quota 1410 (a sinistra la pensione Soldanella). C'è ampio spazio per parcheggiare

il percorso

(9 agosto 2004, Mauro e Anna).

Si imbocca il sentiero segn. 615 che porta al bivacco Zeni. Si lascia quasi subito la strada e si seguono i segnavia bianchi e rossi che risalgono il bosco. Circa un centinaio di metri sotto il bivacco si attraversa un piano di rocce inclinate (scivoloso se umido) attrezzato con corde fisse. Da percorrere con attenzione, i bambini solo se imbragati. Il bivacco a q. 2100 è il punto adatto per una sosta e per imbragarsi. Poche decine di metri oltre il bivacco, sulla destra, l'indicazione di via ferrata segnala la necessità di esperienza e attrezzatura adeguata. La via ferrata (attrezzature in tutti i punti chiave) risale rapidamente (non senza fatica) verso il Sass dale Duodes, balcone sopra Moena riconoscibile da tutta la Val di Fassa per la bella croce di vetta.. Prima di arrivare alla cima, cinquanta metri sotto, si stacca sulla sinistra il sentiero per il Sass Aut. Prima di imboccarlo è assolutamente d'obbligo salire in cima al Sass dale Duodes per guardare il panorama e scattare qualche foto. Anche il tratto che porta al Sass Aut è una via attrezzata, di difficoltà non eccessive. La cima del Sass Aut è un sorprendente e ampio pianoro verde (dopo tanta roccia) punteggiato di stelle alpine. Il pianoro precipita da tutti i lati, pare incredibile si possa scendere da un via diversa da quella di salita. Invece, seguendo il cartello che indica forcella Vallaccia, ci si cala in un ripidissimo canalone, attrezzato, che si scende con attenzione. I primi metri sono facilitati da una decina di gradini di legno, ma poi la discesa si fa delicata (specie sulle rocce umide). Attenzione a non far cadere sassi! Un passaggio più difficile degli altri si affronta per passare sotto un grande masso incastrato nel canalone, in un buio anfratto chiamato Bus del Diaol. Finalmente si arriva al fondo del canalone e la targa che segnala la via attrezzata è il gradito  momento di togliersi imbrago e corde. Girandosi indietro, la ragione esclude si sia scesi di lì. Da qui le difficoltà sono finite, ma c'è ancora un bel cammino. Si segue il sentiero che risale verso la forcella di Vallaccia e, quando la si vede davanti a sé sulla sinistra, con poco sopra la croce della cima Vallaccia, ci si tiene sulla destra mantenendosi in quota fino a raggiungere il bivio (si vedono da lontano le frecce) con il sentiero che risale dalla valle. Al bivio ci si dirige a sinistra verso il rifugio Vallaccia (finalmente la salita è finita). Si oltrepassa il Passo di Costella (lasciando sulla destra la via attrezzata Federspiel) e si scende fino al rifugio. Da lì, prima sentiero, poi stradina, fino ad arrivare alla strada principale della valle di San Nicolò (oltrepassando Malga Monzoni, che stanno ristrutturando e ampliando, baita Monzoni, Malga Crocifisso). Arrivati sulla strada, ancora un paio di chilometri scarsi a piedi per ritornare all'auto (se trovate un passaggio lungo la strada e vi evitate il tratto asfaltato, risparmiate quasi un'ora e fate bene - c'è anche un servizio di navetta da Malga Monzoni)

cartina                 foto

tempi di percorrenza

Partenza Pensione Soldanella q.1415 - bivacco Donato Zeni q. 2100 (2h) - cima Sass De Duodesc q. 2446. (1h20') - Sass Aut q. 2545 (30') - Bus del Dial q. 2180 ca (30') - p.sso di Costella q. 2529 (30') - rif. Vallaccia q. 2275 (30') - malga Monzoni q. 1800 (1h) - pens. Soldanella q. 1410 (1h) - totale  7h20'

dislivelli totali

1450↑, 1450↓  (circa)

fiori e animali

ambiente molto vario, stelle alpine in quantità su tutto il tratto roccioso, marmotte sopra il rifugio Vallaccia

varianti

Ce ne sono tante. Dal bivacco Zeni in circa 1h30' si può salire a forcella Vallaccia. Questo collegamento consente all'andata di tagliare fuori tutto il tratto attrezzato, al ritorno di abbreviare la via richiedendo il giro sul bivacco. Da Forcella Vallaccia si può affrontare il Sass Undes (cima Undici), io non l'ho mai fatto ma mi dicono che è molto bello. Le altre vie d'accesso dalla valle sono molto ripide. Attenzione, il sentiero che da San Giovanni risale fin poco sotto il bivacco è chiuso per caduta sassi!

difficoltà

EE + fino al bivacco (per il passaggio su roccia descritto nel testo), ferrata media (difficile con roccia bagnata) fino all'uscita dal Bus del Diaol, da lì E fino al rifugio e T  fino all'auto

ultimo aggiornamento di questa pagina 11/07/2007