le foto  del 2008

 

 

Monte Toàc

la meta

 il punto più alto dell'escursione è una cima modesta che si eleva poco sopra la cresta erbosa che conclude il circo del Latemar a nord-est: il monte Toac (m. 2319). In valle si pronuncia con la c dolce.

accesso

Provenendo da Predazzo si entra in Moena; arrivando in centro si gira a sinistra nella stradina (la prima, subito dopo il restringimento della strada); la strada torna quasi indietro (parallela alla statale). Si gira subito a destra, seguendo le indicazioni per Malga Panna. Superato l'abitato di Sorte, per una stradina strettissima e con fondo mal tenuto (ma asfaltata) si arriva a Malga Panna (q. 1340).

il percorso

(29 luglio 2008 Mauro Anna - partenza 10.45 - percorso 5h45' media battiti 95)

Da Malga Panna si segue a piedi la strada asfaltata che prosegue fino a Malga Peniola. La strada è chiusa al traffico dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. Poco prima di Malga Peniola si stacca sulla destra una stradina (con divieto di accesso). Si salgono pochi metri e si incontra il primo bivio; a destra il sentiero 521 porta verso la cresta erbosa che conclude a nordest il circo del Latemar. Lo imbocchiamo, lasciando sulla nostra sinistra il sentiero 517, che con un ampio giro nel versante sinistro della Valsorda porta a forcella Toac (possibile variante per la salita o per il rientro). Il sentiero ben tracciato risale lungamente con pendenza piuttosto severa (faticosa ma non stroncante) uno splendido bosco di aghifoglie. Il bosco si dirada solo ben oltre i 2000 metri, lasciando spazio a una cresta erbosa che si raggiunge a forcella Peniola (q.2150). Si segue la cresta fin oltre la cima da Ciamp (q.2265, che resta una trentina di metri fuori dal sentiero, sulla destra). La cresta scende una cinquantina di metri e poi risale fino alla cima del monte Toàc, a quota 2319. Con una rapida e breve discesa, si scende a Forcella Toàc del Fontanel, q. 2273. Sulla sinistra arriva il sentiero 517, descritto nella variante, proseguendo una variante EEA porta a forcella Piccola (nel Latemar). Noi prendiamo il sentiero che scende a destra, nel Val Peniola (517, con indicazioni per Moena e il Passo di Carezza - traduzione letterale del nome tedesco del passo di Costalunga). Il sentiero scende ripido, abbastanza ben tracciato con alcune serpentine. Dopo un centinaio di metri di discesa lasciamo il sentiero 517 che prosegue sulla sinistra verso Costalunga, e prendiamo il 524, che continua la discesa nella valle, piuttosto ripida. Lungo la discesa, che entra poco dopo nel bosco, troviamo due prese di acquedotto, lasciamo sulla sinistra due sentieri che portano sempre a Costalunga e arriviamo infine ad una stradina, poco sotto q. 1600. Seguiamo la stradina fino ad un bivio. Lasciamo sulla sinistra la strada che porta a Costalunga: è la strada storica, quella che si percorreva nel passato per andare dalla Val di Fassa, prima della costruzione della statale che passa per Vigo di Fassa. A q. 1420 circa l'ultimo bivio. Lasciamo sulla sinistra la stradina che scende a Moena, seguiamo quella più modesta che ci porta a Malga Panna.

 

foto 2008

cartina                

tempi di percorrenza

p

dislivelli totali

↑1050,↓1050  (circa)

fiori e animali

stelle alpine sulla cresta erbosa e anche sulla discesa da forcella Toac. Marmotte poco sotto forcella Toac

varianti

da Malga Peniola si può salire a forcella Toac per il sentiero 517, che resta alto sul versante della Valsorda; non presenta difficoltà particolari (analoghe al 521)

difficoltà

E+ (attenzione all'orientamento sulla cresta erbosa, piuttosto ripida in alcuni punti la discesa)